martedì 2 dicembre 2025

SFIDA ALL'O.K. CORRAL

 

Per chi non l’avesse ancora capito, Sfida a Coffin Rock, l’albo n. 414 di Nathan Never, non è ispirato a Per un pugno di dollari, né a Tombstone, né a un film in particolare (c’è solo una scena ricalcata esplicitamente sulla scena di un film western, che non rientra nel filone dei film suddetti). Si ispira invece al fatto storico raccontato (più o meno liberamente) da quei film e da altri ancora: cioè la famosa sparatoria all’O.K. Corral avvenuta a Tombstone, Arizona, il 26 ottobre del 1881 (alle due e mezza del pomeriggio, se vi interessa saperlo). Trenta secondi di fuoco che passarono alla Storia, ma soprattutto al Mito, entrando nel nostro immaginario per restarci.

Detto molto in sintesi, perché la vicenda che portò alla sparatoria è lunga, intricata ed ebbe sanguinosi strascichi anche molto tempo dopo, si trattò di un regolamento di conti tra due clan rivali: quello degli Earp, composto dai fratelli Wyatt, Virgil e Morgan, più “Doc” Holliday, e quello dei Clanton. Quest’ultimo comprendeva i fratelli Ike e Billy Clanton, Frank e Tom McLaury e Billy Claybourne, più un paio di altri tipacci che non parteciparono alla sparatoria, Johnny Ringo e Curly Bill Brocius.

Gli Earp, per quanto non fossero stinchi di santo, erano ufficialmente dalla parte della Legge: a Tombstone Virgil Earp aveva il ruolo di town marshal (sceriffo cittadino). I Clanton invece erano cowboys, ufficialmente mandriani, ma in realtà ladri di cavalli. Erano però amici del County Sheriff (sceriffo della contea), Johnny Behan, che non era uno stinco di santo neanche lui, e pensavano di poter spadroneggiare in città. Il casus belli fra i due clan fu l’arresto, da parte di Virgil Earp, di due rapinatori amici dei Clanton. Dopo un violento diverbio tra Ike Clanton e “Doc” Holliday, entrambe le fazioni decisero di chiudere i conti, e il giorno dopo si affrontarono all’O.K. Corral. L’esatto svolgimento dei fatti non si saprà mai. Quello che è certo è che dopo mezzo minuto di fuoco solo Wyatt era illeso. Virgil, Morgan e Holliday erano ancora in piedi, benché feriti. I fratelli McLaury e Bill Clanton giacevano nella polvere. Ike Clanton era scappato, così come Billy Claybourne, ferito. La sfida all’O.K. Corral era finita, e cominciava la leggenda. 

Ora, tornando a Nathan Never: pensavo di essere il primo a trasportare l’O.K. Corral in un contesto fantascientifico, ma, come dice la Legge di Serra sull’Idea: “Se ti sembra originale, l’ha avuta un altro prima di te. Se ti sembra geniale, l’hanno avuta in dieci.”. E così è bastata una breve ricerca (ovviamente a storia conclusa) per scoprire che il Serra non sbagliava.

Nel 1881 l’alieno Macklin precipita sulla Terra, più esattamente a Tombstone. Purtroppo ha perso la memoria, non ricorda chi è, né che sono stati i feroci Kra’agh ad attaccare la sua astronave. La sua compagna Doris lo raggiunge e gli ricorda chi è, ma intanto due Kra’agh si sono uniti alla banda Clanton... e si scontreranno anche loro con gli Earp all’O.K. Corral. 

Questa è la trama di Pianeta di Frontiera (Frontier Earth, 1999), il cui autore è un trait-d’union vivente tra western e SF. Bruce Boxleitner è noto anche da noi per il suo ruolo, quello del giovane Luke Macahan, nella celeberrima serie TV Alla conquista del West (1976-1979). Ma è stato anche il comandante Sheridan nella serie SF Babylon 5 (1994-1998). Nel 2001 ha dato un seguito a Pianeta di Frontiera con il romanzo Searcher.

E gli incroci con la fantascienza non finiscono qui, perché nel 2010 gli Earp e i Clanton riappaiono in versione steampunk nel romanzo di Mike Resnick The Buntline Special. Qui Thomas Alva Edison è incaricato dal governo di combattere la magia Apache con la tecnologia, e gli Earp devono proteggerlo con l’aiuto dello scrittore-inventore Ned Buntline. I Clanton, da parte loro, hanno un alleato particolare: il pistolero Johnny Ringo, tornato dalla morte e assetato di vendetta contro gli Earp... 

 

Niente di cui meravigliarsi, in fondo. Già Star Trek aveva preso spunto dalla sfida all’O.K. Corral per il sesto episodio della terza stagione: Lo spettro di una pistola. In questa storia Kirk, Scott, McCoy e Chekov sono trasportati dai Melkotiani in una Tombstone ricreata, dove devono affrontare gli Earp nei panni dei Clanton.

 


Paradossalmente, a dare ancora più spazio alla famosa sfida entrata nella mitologia degli USA è una serie di SF inglese: Doctor Who. Nella terza stagione (inedita in Italia) lo scontro tra Earp e Clanton coinvolge il Dottore (William Hartnell) per ben quattro episodi. Tutto comincia quando il Tardis (la macchina del tempo) deposita il Dottore a Tombstone, e questi è in preda a un fortissimo mal di denti. Non gli resta che cercare un dottore, e un destino bizzarro lo fa incappare in “Doc” Holliday, mentre Wyatt Earp offre protezione ai suoi compagni d’avventura, Steven e Dodo. Inutile dire che si innesca un meccanismo di equivoci che porterà il Dottore e i suoi amici a prendere parte alla famosa sparatoria.

Per quanto riguarda i fumetti, gli Earp e i Clanton compaiono anche nella saga del tenente Blueberry, per l’esattezza nel ciclo Mister Blueberry (1995) scritto e disegnato da Jean Giraud. Impossibile, poi, non citare la biografia a fumetti Wyatt Earp (1974) realizzata da Rino Albertarelli per la collana I protagonisti, edita dalla Daim Press (la futura Sergio Bonelli Editore). Si trattava di una serie di biografie sui protagonisti del West, caratterizzate da un grande rigore storico. A proposito del volume su Earp, scrive Ned Bajalica: "spazza via tutte le favolette che hanno fatto di Earp un eroe (...) e lo dipinge come un uomo frustrato, fallito, uno squallido giocatore d'azzardo, violento e senza scrupoli, che riduce la moglie in fin di vita, oltre che a un vigliacco, un bugiardo e un assassino che si nasconde dietro la stella che indossa (...) ma soprattutto racconta la vera storia della sfida all'O.K. Corral, di certo molto diversa da come l'abbiamo appresa (...)" 

Insomma, Earp non fu affatto l'eroe integerrimo che nel capolavoro di John Ford Sfida infernale (My Darling Clementine, 1946) sfoggia il volto rassicurante di Henry Fonda. E allora perché abbiamo imparato a conoscerlo come tale? Perché la sua fama fu cementata, a due anni dalla sua morte, dalla biografia Wyatt Earp, Frontier Marshal (1931), scritta da Stuart N. Lake. Earp aveva comunque contribuito alla stesura del libro che, per dirla gentilmente, fu tutt'altro che obiettivo e veritiero. Ma dopotutto, così andavano le cose. Il dialogo finale di un altro capolavoro di Ford, L'uomo che uccise Liberty Valance, spiega tutto. Il senatore Stoddard (James Stewart) ha appena raccontato al reporter Scott chi uccise davvero il bandito Valance, e gli chiede: "Come, non pubblicherete questa storia, signor Scott?". Questa è la risposta: "No, senatore. Qui siamo nel West... dove, se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda." 

Uno degli adattamenti più famosi della sfida all'O.K. Corral è quello dell'omonimo film di John Sturges. Forse meno bello del film di Ford, è quello con la colonna sonora più suggestiva, con la canzone scritta dal grande Dimitri Tiomkin e cantata da Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine. 



 

 

 


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