venerdì 18 dicembre 2020

I MIEI LIBRI


Nathan Never - Terre Lontane  è uscito in libreria nel mese di giugno 2023, e contiene la ristampa di quattro avventure del nostro agente Alfa ambientate in luoghi remoti, lontano dalla metropoli.

Le belve è una storia molto dura, forse una delle più dure mai pubblicate sulla serie, ed è strutturata come un legal thriller: Nathan Never indaga su un crimine di guerra, una strage di civili compiuta da un plotone di soldati della Federazione nel territorio del Margine.

Le voci della città è un’avventura particolare. Nasce in uno scenario familiare ai lettori della serie (il dirty boulevard visto nel n.32), ma è composta da tre storie che, a dispetto del titolo, non si svolgono nella metropoli, e che non vedono Nathan protagonista. Una di queste storie non è completamente mia, perché è l’adattamento in chiave “futuribile” di un famoso racconto di Jack London, intitolato In un paese lontano.

Flashpoint è una delle storie a cui sono più affezionato. Indagando su una serie di attentati incendiari, Nathan si trova a rievocare alcuni fatti drammatici della sua infanzia nella valle di Gadalas. Una storia di quelle definite coming of age, a metà strada tra un classico-classico come Tom Sawyer e un classico moderno come Stand by Me.

Operazione Terra Mater chiude questa selezione di storie inusuali, invece, con un’avventura che rimette in scena dopo anni un personaggio fondamentale per la saga di Nathan, e a me molto caro: la procuratrice distrettuale Sara McBain. Una perfetta “chiusura del cerchio” per questo volume, dato che anche questa avventura si svolge nel Margine, così come Le belve.

I disegnatori di questo volume sono, nell’ordine, Stefano Casini, Onofrio Catacchio & Andrea Bormida, Guido Masala e Roberto De Angelis.

Nathan Never – Dopo l’Apocalisse, uscito in libreria nel 2020, contiene la ristampa di quattro storie sontuosamente illustrate da Giancarlo Olivares. La prima è una lunga avventura composta di tre episodi, 282 pagine in tutto. Racconta un momento particolare della storia di Nathan Never, un nuovo inizio dopo una drammatica avventura raccontata nei cinque episodi precedenti, e che aveva avuto un finale, appunto, apocalittico. Proprio per questo, nonostante la storia fosse molto drammatica e dovesse culminare con un addio, mi impuntai per scrivere un finale in qualche modo “positivo”, che lasciasse un buon sapore in bocca al lettore. Una curiosità: il vero addio in questa storia non è nel finale, ma prima. È l’addio definitivo a un personaggio “minore”, ma in qualche modo fondamentale, nella saga di Nathan Never. Per questo gli ho voluto regalare una uscita di scena solenne, che Olivares ha rappresentato con una tale efficacia da farmi provare una punta di rammarico per la mia scelta. La quarta storia del volume non è scritta da me, ma da Riccardo Secchi, perfettamente a suo agio in quel mix di thriller e mood malinconico che è uno dei marchi di fabbrica della nostra serie.

Dopo l'Apocalisse è il quarto volume della Sergio Bonelli Editore a uscire in libreria con la mia firma, ed è il terzo dedicato a Nathan Never. Il primo era stato Caravan, nel 2013.


Anche se Caravan è una di quelle che chiamiamo “mini-serie” (uscì in edicola in 12 albi pubblicati a cavallo tra il 2009 e il 2010, per un totale di 1.128 pagine), è il lavoro a cui sono più legato. Una specie di autobiografia immaginaria, se vogliamo. È una serie diversa dai canoni che ormai chiamiamo familiarmente “bonelliani”, e in effetti ha intercettato una fascia di lettori diversa dal solito, che non segue abitualmente le nostre serie. Sono molto soddisfatto di questa edizione da libreria, che è riveduta e corretta rispetto alla pubblicazione mensile e ripropone tutte le copertine degli albi originali e alcuni schizzi inediti. E non solo: la prefazione sotto forma racconto, inedita, è a tutti gli effetti un “micro-sequel” della serie. Il mio unico rammarico è il formato non proprio agilissimo, due volumoni di circa seicento pagine ciascuno. Avrei preferito un’uscita distribuita in tre volumi di quattro episodi, ma mi dicono che questo formato “malloppo” è comunque gradito dai lettori. Non mi dilungo oltre, perché di Caravan ho già parlato ampiamente in questo blog, qui, e ovviamente nel blog dedicato alla serie, all’epoca. 

Nathan Never – Segnali dallo spazio contiene la ristampa di quattro storie disegnate da Roberto De Angelis, uscite in edicola nello scorso decennio. La prima è abbastanza curiosa, perché è una storia celebrativa, pubblicata in occasione dei dieci anni di vita del personaggio, ed è basata sull’idea degli universi paralleli. Anche se non è affatto una storia ironica (al contrario, è piuttosto malinconica), è tutto sommato un modo complice di festeggiare il decennale della testata, strizzando l’occhio ai lettori affezionati. C’è il Nathan Never del presente (il presente di allora, 2001), il Nathan Never del passato, e un Nathan Never come sarebbe potuto essere. Le altre due storie del volume trattano di alieni. Le avevo scritte sforzandomi, in qualche modo, di uscire da quel filone di detection che è la caratteristica del “mio” Nathan Never. Ma non amo quel tipo di fantascienza, e non considero queste due storie significative del mio modo di scrivere. Per fortuna Roberto De Angelis le ha disegnate in maniera spettacolare, in particolare quella intitolata Segnali dallo spazio. Perciò, probabilmente questo volume è più rappresentativo del suo talento che del mio. 


Nathan Never – L’abisso delle memorie Questo volume è diverso dalle altre ristampe, con copertina cartonata e formato più grande (20 x 26,5 cm). Contiene la ristampa di un’avventura in due parti, uscita tra il 1992 e il 1993, a un anno e mezzo di distanza dall’inizio della serie. Ed è una storia fondamentale per il nostro personaggio. Vi si racconta infatti il suo passato e soprattutto quello che i manuali di sceneggiatura chiamano il fatal flaw, il difetto fatale che ha segnato la vita dell’eroe. Fin dall’inizio avevamo scelto di non calare subito tutte le carte e di svelare il passato di Nathan Never un po’ per volta. Cominciammo a farlo con questa storia, che per fortuna fu apprezzatissima dai lettori. Anche perché, per la prima volta nella storia della casa editrice, un protagonista dimostrava tutta la fragilità dell’uomo sotto la corazza dell’eroe. Illustrata da Nicola Mari, con un bianco e nero reso con maestria sorprendente per un autore così giovane, la storia è tuttora ricordata con affetto dai lettori "storici". E, per chi non avesse mai letto Nathan Never, potrebbe essere una buona introduzione al personaggio.

Nessun commento: